From Coast to Coast: Svelato il concetto di Exposome tramite la straordinaria spedizione di Matteo Parsani

5 Gennaio 2024

Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute e il suo Direttore Clinico, il dottor Franco Molteni, stanno seguendo da vicino il professor Matteo Parsani nella sua impresa, Athar East to West, un eccezionale viaggio coast-to-coast attraverso l’Arabia Saudita. Matteo è a metà dell’itinerario e i dati biologici provenienti dalle tecnologie indossabili stanno producendo i primi risultati.

Matteo è impegnato in una sfida fisica e mentale così estrema, immerso in un ambiente naturale in continua evoluzione. Per questo, la sua avventura può essere considerata a tutti gli effetti un progetto di ricerca sull’esposoma. Infatti, le esposizioni ambientali, che comprendono fattori esogeni (come la luce, il clima e l’ecosistema), fattori endogeni (come il metabolismo e il microbiota) e fattori comportamentali (come lo stile di vita, il sonno e lo stress), possono modificare l’espressione genica di un individuo e, quindi, la sua biologia e la sua salute. Anche se l’esposoma è un concetto relativamente nuovo (creato nel 2015), sappiamo che per comprendere l’influenza delle esposizioni provenienti da una varietà di fonti esterne e interne sulla salute di Matteo, dobbiamo indagare alcuni biomarcatori interni.

Per questo motivo raccogliamo ogni giorno tutti gli input biologici provenienti dal suo corpo.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il ruolo svolto dal KAUST (King Abdullah University of Science and Technology). Matteo è monitorato 24 ore su 24 dalle innovative tecnologie indossabili sviluppate dai professori affiliati Nazek El-Atab, Khaled N Salama, Atif Shamim e Ahmed Eltawil. Tra i marcatori biologici monitorati ci sono il sonno, il riposo, il sudore e la frequenza cardiaca. Un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza di Matteo è svolto anche dal personale medico che lo segue, sotto la preziosa supervisione del dottor Mohammed Alatwi.

Finora, i dati mostrano che il corpo di Matteo sta reagendo in modo molto positivo ed efficiente alla sfida. Non avverte dolori significativi e due settimane di allenamenti intensi non hanno influito sulle sue condizioni generali. Matteo ha perso un po’ di peso, come era prevedibile, ma il carico fisico è ben bilanciato. È in grado di trascorrere molte ore al giorno in movimento, combinando la bicicletta a mano con un trike. Indossa pantaloni sensorizzati con elettrodi integrati per la stimolazione elettrica funzionale (FES) per indurre la pedalata mentre è sul trike. Quando è alle prese con la stanchezza mentale, Matteo trova sollievo e rinnovata motivazione nella musica.

I risultati finali della sfida di Matteo Parsani saranno pubblicati nelle prossime settimane.

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